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La consapevolezza
(autore: Alberto Bonizzato)
Una persona che evolve i propri dinamismi emotivi acquisisce una esperienza speciale, che vede allinearsi gli stati di coscienza al comportamento e le dinamiche emotive, in una condizione dove è perfettamente cosciente di ciò che emette e ciò che riceverà. Chiamiamo questo stato consapevolezza.
Questo concetto deriva dal verbo “sapere”, con l'aggiunta della preposizione “con”. Ossia, un sapere superiore, con l'aggiunta di qualcosa ( il “con”). L'uso che facciamo in queste trattazioni universalizza quel qualcosa in più nella comprensione e percezione dei fattori non cognitivi. Pertanto, il sapere di per sé viene posto come insufficiente a essere consapevolezza, ma diviene tale se l'individuo, oltre a sapere, “sente” coerentemente anche le spinte non spiegabili e irrazionali. L'individuo è consapevole quando, in sintonia, sente e comprende la propria realtà istantanea, divenendo in grado di gestire la propria emozionalità primaria del Modello Emozionale. Diversamente, l'individuo è solamente cosciente cognitivamente di ciò che accade, ma non capace di interazione e controllo. La consapevolezza è una condizione esperienziale e non cognitiva, per cui viene raggiunta attraverso l'elaborazione di vissuti emotivi complessi, e non attraverso lo sviluppo mnemonico di informazioni, come leggere un testo. La consapevolezza di sé si identifica nella persona quando esprime una chiara indipendenza emotiva.
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